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OSTEOPATIA NEONATALE

L’ osteopata tramite tecniche manipolative delicate, non dolorose e non invasive, cerca di ripristinare l’equilibrio, agisce sui diversi sistemi del corpo: muscolo scheletrico, viscerale, fasciale e cranio sacrale con l’obiettivo di farli lavorare sinergicamente.

Il  trattamento del piccolo paziente inizia solo dopo avere raccolto tutti i dati necessari in merito alla sua storia clinica, ed aver accertato che il problema sia di competenza osteopatica.

PER QUALI PROBLEMI SI PORTA IL BIMBO DALL’OSTEOPATA?

Plagiocefalia

Coliche gassose, stitichezza

Torcicollo miogeno congenito

Rigurgiti e reflusso gastroesofageo

Otiti ricorrenti, sinusiti, problemi respiratori

Presenza di respirazione orale, deglutizione disfunzionale, palato ogivale

Esiti cicatriziali post chirurgici

I bambini sono dotati di una naturale tendenza verso una normale funzionalità dell’organismo e, spesso, il semplice alleggerimento di una tensione rimuove uno stress meccanico e migliora la funzione della parte del corpo interessata. Il bambino quindi crescerà nel modo più armonico possibile, evitando che si instaurino schemi disfunzionali sbagliati.

OSTEOPATIA PEDIATRICA: A QUALE ETÀ È INDICATO IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO?

L’approccio osteopatico è indicato già dalle prime settimane di vita soprattutto nei casi di plagiocefalia o se si dovessero presentare asimmetrie nel corpo del piccolo, spesso causate da un parto difficoltoso.

    Francesca Di Dio - MioDottore.it

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